CINEMAPOCALISSI
EP. 04
8 october 2020 6.30 pm – 8 pm
9 october 2020 11 am – 11 pm
Teatrino di Palazzo Grassi, Venezia
The Teatrino di Palazzo Grassi hosts Cinemapocalissi, a two-day programme of screenings that turns the lecture hall of Teatrino di Palazzo Grassi into a post-porn cinema. The project is curated by the curatorial collective Il Colorificio, representing the fourth chapter of L’Ano Solare. One-year programme on sex and self-display, an yearly programme that explores the representation of non-normative bodies and sexuality.
On 8 October, from 6.30 pm to 8 pm, Il Colorificio introduces a selection of short films with a conversation opened to the public.
On 9 October, from 11.00 to 23.00 short, medium and feature films by directors and artists questioning the mainstream pornographic device, questioning its autocracy, will be screened at the Teatrino.
The title of the project is inspired by Apocalissi Queer, a text by philosopher Lorenzo Bernini in which the metaphor of the end of time is reinterpreted as a subversion of the patriarchal order and a strategy to draft the new post-identitarian narratives for the construction of new communities.
On the occasion of the event, the Teatrino’s architecture, conceived by Tadao Ando, is subverted by some installative interventions by Sebastiano Pala for Il Colorificio.
Furthermore, a booklet allows the public to explore the political and social dimension of post-pornography through original contributions by Lorenzo Bernini, Giovanna Maina and a collective text by Natalia Cabezas and Linda Porn, with the translation of Valentine aka Fluida Wolf.
Film contributions by Kathy Acker and Alan Sondheim, AltSHIFT, Xavier Baert, Maria Basura, Amber Bemak and Nadia Granados, Cade, Marc Caro, PaulX Castello, Shu Lea Cheang, Colectivo CENEx, Linda Porn, Ediyporn, Lucía Egaña Rojas, Jean Genet, Tessa Hughes-Freeland, Barbara Hammer, Bruce LaBruce, Del LaGrace Volcano, Dylan Meade, Eric Pussyboy and Abigail Gnash, Joanna Rytel, Annie Sprinkle, Wong Ping.
Cinemapocalissi offers scenarios in which the normed field of the sexual act undergoes a violent change of paradigm. In fact, if mainstream pornography—or hetero porn—is intended as a technology capable of unilaterally regulating sexuality, openly interested in the satisfaction of a specific viewer, post-porn recognizes sexuality as a technology in itself, proposing itself as a place of analysis where to explore desire as a critical agent of a social body.
Post-pornography was born at the turn of the Eighties and Nineties from feminist and queer claims that identified in the appropriation of the means of production (and reproduction) of hetero porn alternative ways to imagine new representations of desire, highlighting the educational uses of sex. Through post-porn, sex is no longer understood as a terrain in which the biological desires of the natural body flow, but as a tool to identify those same desires as being also technological, social, cultural and political and to redefine their boundaries. Cinemapocalissi gathers together some of the first films ascribable to post-porn, emblematic features, independent productions, recent films, building a diachronic path open to associations and cross-references. During the vision, the audience is invited to adopt a de-naturalised gaze towards the sexual act and to open up to a de-eroticized desire, removed from the strategies of the pleasure economy. The individualities represented in post-pornography propose new categories of desire, from which unprecedented alliances and temporary associations are generated and articulate new languages.
The apocalypses presented are, then, those of the subjects in the videos, but above all those of the public: individual explosions, collapses of normative imaginaries that envisage alternative futures.
Admission free until full capacity is reached. The full admission details are on www.palazzograssi.it.
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Il Teatrino di Palazzo Grassi ospita la rassegna Cinemapocalissi, un programma di proiezioni di due giornate che traveste l’auditorium di Palazzo Grassi in un cinema post-porno.
Il progetto è a cura del collettivo curatoriale Il Colorificio e costituisce il quarto capitolo della programmazione “L’Ano Solare. A year-long programme on sex and self-display”, ricerca dalla durata annuale votata all’esplorazione della rappresentazione non normativa dei corpi e della sessualità.
L’8 ottobre, dalle 18.30 alle 20.00, Il Colorificio introdurrà la proiezione di una selezione di corti in una conversazione aperta al pubblico.
Il 9 ottobre, dalle 11.00 alle 23.00, nell’auditorium del Teatrino saranno proiettati corti, medi, e lungometraggi di registe e registi, artiste e artisti che hanno oltrepassato i confini del dispositivo pornografico mainstream, mettendolo in discussione come unico modello.
Il titolo del progetto trae ispirazione da Apocalissi Queer, testo del filosofo Lorenzo Bernini in cui la metafora della fine dei tempi è riletta come ribaltamento dell’ordine patriarcale e strategia per la stesura di nuove narrazioni post-identitarie per l’edificazione di nuove comunità.
In occasione dell’evento, l’architettura del Teatrino, firmata da Tadao Ando, appare sovvertita da alcuni interventi installativi a cura di Sebastiano Pala per il Colorificio.
Contestualmente è messa a disposizione del pubblico una piccola pubblicazione gratuita che permette di esplorare la dimensione politica e sociale della post-pornografia attraverso contributi originali di Lorenzo Bernini, Giovanna Maina e uno collettivo di Natalia Cabezas e Linda Porn, con la traduzione di Valentine aka Fluida Wolf.
Il programma include film di Kathy Acker e Alan Sondheim, AltSHIFT, Xavier Baert, Maria Basura, Amber Bemak e Nadia Granados, Cade, Marc Caro, PaulX Castello, Shu Lea Cheang, Colectivo CENEx, Linda Porn, Ediyporn, Lucía Egaña Rojas, Jean Genet, Tessa Hughes-Freeland, Barbara Hammer, Bruce LaBruce, Del LaGrace Volcano, Dylan Meade, Eric Pussyboy e Abigail Gnash, Joanna Rytel, Annie Sprinkle, Wong Ping.
Cinemapocalissi restituisce scenari in cui il campo normato dell’atto sessuale subisce un violento cambio di paradigma. Se infatti la pornografia mainstream – o porno etero – è intesa quale tecnologia in grado di regolare unilateralmente la sessualità, interessata dichiaratamente all’appagamento di uno specifico spettatore, il post-porno riconosce nella sessualità una tecnologia in sé, proponendosi in quanto luogo di analisi dove esplorare il desiderio come agente critico di un corpo sociale.
La post-pornografia nasce a cavallo degli anni Ottanta e Novanta dalle rivendicazioni femministe e queer che individuavano nell’appropriazione dei mezzi di produzione (e riproduzione) del porno etero strade alternative per immaginare nuove rappresentazioni del desiderio ed evidenziare gli usi educativi del sesso. Attraverso il post-porno il sesso non è più interpretato come terreno in cui sfociano i desideri biologici del corpo naturale, quanto come una piattaforma per identificare quegli stessi desideri come anche tecnologici, sociali, culturali e politici e per ridefinirne i confini.
Cinemapocalissi raccoglie assieme alcune delle prime pellicole iscrivibili al post-porno, opere emblematiche, produzioni indipendenti, film recenti, istituendo un percorso diacronico aperto ad associazioni e liberi rimandi. Durante la visione, lo spettatore è invitato ad adottare uno sguardo de-naturalizzato verso l’atto sessuale e ad aprirsi a un desiderio de-eroticizzato, sottratto alle strategie dell’economia del piacere. Le individualità rappresentate propongono nuove categorie del desiderio, a partire dalle quali si generano alleanze inedite che articolano nuovi linguaggi.
Le apocalissi presentate sono, allora, quelle dei soggetti nei video, ma soprattutto quelle del pubblico: delle deflagrazioni individuali, dei collassi degli immaginari normativi che prospettano futuri alternativi.
L’ingresso al Teatrino è libero fino a esaurimento posti. Le modalità di accesso sono consultabili sul sito www.palazzograssi.it.